Perché andare dallo Psicologo?

Risponderò a questa domanda riportando la storia di una giovane donna che alla fine del suo percorso di terapia, nel ringraziarmi per i progressi fatti insieme, ha riproposto il suo inizio:
"Tutto è iniziato con un malessere non ben identificato, da una situazione di insoddisfazione generale non chiara per me che cercavo di mascherare nei modi più svariati ( - e con un sintomo ben chiaro- )... ho impiegato un po’ per decidere a rivolgermi ad uno specialista: le paure erano tante, non ultima, il dover rimettere in discussione tutta la mia vita e l’equilibrio, anche se precario, fino ad allora raggiunto.
Ad oggi posso dire che ho aperto con gioia il libro della mia vita e rivisitato le parti fondamentali, so che mi posso fermare a riflettere in ogni momento, so cosa voglio e dove sto andando, ho fatto chiarezza, e mi sono aperta alle possibilità di scegliere della mia vita in autonomia....
La conoscenza di me stessa è stato un grande obiettivo ....la libertà che ne è derivata un grande opportunità... tornando indietro non aspetterei così a lungo”
L’attività dello psicologo offre questo: una “seconda possibilità”, il potersi rimettere in gioco, lo riscoprirsi e il reinventarsi, ri-trovare un’attenzione ed un benessere derivanti dal “prendersi cura di se”